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Messaggio del Dirigente Scolastico agli studenti e alle famiglie

 

DISCORSO DI PERICLE, CAPO DEL GOVERNO ATENIESE

Pronunciato in onore dei caduti nel primo anno della grande Guerra del Peloponneso (430 a.C.)

Qui ad Atene noi facciamo così. Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi; e per questo viene chiamato democrazia. Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza. Quando un cittadino si distingue, allora egli sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, bensì come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento. La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana: noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo. Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private. Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa. E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso. Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla. Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia. Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore. Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.

LA SCUOLA SECONDO NOI

Questi sono i valori cui si ispira il liceo "Albert Einstein"

La scuola deve educare gli alunni alla massima possibile indipendenza da ogni preconcetto non dimostrato. All'abito dogmatico la scuola deve sostituire l'abito critico, e all'intolleranza settaria il rispetto di tutte le opinioni sinceramente professate. La scuola non deve imporre agli alunni credenze religiose, filosofiche o politiche in nome di autorità sottratte al sindacato della ragione. Ma deve mettere gli alunni in condizione di potere con piena libertà e consapevolezza formarsi da sé le proprie convinzioni politiche, filosofiche, religiose. Nella scuola, insomma, nulla si deve insegnare che non sia frutto di ricerca critica e razionale, tutti gli studi devono essere condotti con metodo critico e razionale, tutti gli insegnamenti essere rivolti a educare e rafforzare negli alunni le attitudini critiche e razionali, i docenti devono insegnare agli alunni non quello che essi o il governo credono che sia la verità, ma in che modo, con la forza della ragione, con animo libero da pregiudizi e da preconcetti, ognuno debba cercare la verità.